"LA SINTESI FINALE"
Eccomi giunta alla fine di questo percorso, un percorso che mi ha permesso, seppur impegnativo, di esplorare e conoscere meglio non solo il tamburello siciliano,la sua struttura , le sue varianti e il suo utilizzo nel corso della storia ma soprattutto mi ha permesso di approfondire la la storia della mia terra ed è qui che mi soffermo a pensare che molte volte diamo tutto per scontato, quando invece non lo è per nulla.
La mia ricerca è iniziata partendo dalla Cittá di Noto , il più grande comune della Sicilia, famosa per il suo stile barocco e per gli oggetti ad essa collegati. Attraverso svariati approfondimenti sul web sono venuta a conoscenza del fatto che Noto è stata citata nel libro intitolato "La legislazione scolastica nel Regno di Italia e la situazione nella provincia di Noto", che, dopo aver scoperto, ho deciso di acquistare. Andare alla ricerca di un mito che fosse legato a Noto è stato particolarmente difficile poichè in quello da me proposto non è presente molta attinenza al luogo ma ho comunque deciso di postarlo poichè il nome del personaggio della mitologia greca rimanda alla mia amata città e inoltre l'ho trovato piuttosto interessante. Realizzato dall'attore Michelangelo Antonioni, "L’Avventura" racconta l'avventura di due ragazzi "in quei luoghi così pieni di fascino".
Dopo aver approfondito al meglio la città di Noto, il blog è stato incentrato su un oggetto a me caro : il tamburello siciliano. E' stato piuttosto divertente cercare in tutte le lingue la parola "Tamburello" poichè ho potuto notare la forte somiglianza con il dialetto siciliano e pensavo sinceramente che ciò non fosse possibile. Durante la scrittura di questo blog, al fine di trovare alcuni proverbi su tale oggetto, ho deciso di trascorrere un intero pomeriggio dalla mia cara nonna, la quale, tramite divertenti vicissitudini, è riuscita a soddisfare la mia richiesta. Il tamburello è un oggetto molto semplice, utilizzato non solo a scopi musicali ma anche sportivi, realizzato artigianalmente, motivo per cui, andando alla ricerca di alcuni brevetti, non ho trovato riscontri positivi ma, in compenso, è stato alquanto piacevole trovare un video nel quale veniva mostrata la sua realizzazione.
E' stata effettuata una descrizione fisica dell'oggetto ,mediante l'anatomia e la sua evoluzione nel tempo , e una descrizione "simbolica" che rappresenta prettamente il motivo per cui ho deciso di trattare questo oggetto. Di questo blog ho apprezzato diversi aspetti: quello "fantasioso" che mi ha permesso di dar vita alla mia fantasia, ipotizzando una trasformazione futura del tamburello, un museo ad esso collegato, una mappa concettuale e una nuvola dei nomi , quello cinematografico, artistico, letterario, e culinario. Tra le innumerevoli ricerche ho trovato una canzone intitolata "Pizzica Po" che è da subito entrata nel mio cuore, tanto da ascoltarla oramai quasi tutti i giorni perchè il suo tono allegro riesce a farmi sentire a casa, essendo una studentessa fuori sede. Il tamburello è presente in diversi ambiti: dai fumetti ai francobolli, dai numeri all' abecedario fino ad arrivare persino nelle nostre abitazioni.
Ho scoperto una canzone cantata dal "trio della musica folk " e, ascoltandola per la prima volta, mi sono accorta che conoscevo quei musicisti, proprio perchè uno di loro è un mio compaesano.
Mi sento, infine, di dover citare una famosa terzina del canto numero 26 dell'Inferno del Sommo Poeta Dante Alighieri, per esprimere ciò che ho imparato da questo blog:
La mia ricerca è iniziata partendo dalla Cittá di Noto , il più grande comune della Sicilia, famosa per il suo stile barocco e per gli oggetti ad essa collegati. Attraverso svariati approfondimenti sul web sono venuta a conoscenza del fatto che Noto è stata citata nel libro intitolato "La legislazione scolastica nel Regno di Italia e la situazione nella provincia di Noto", che, dopo aver scoperto, ho deciso di acquistare. Andare alla ricerca di un mito che fosse legato a Noto è stato particolarmente difficile poichè in quello da me proposto non è presente molta attinenza al luogo ma ho comunque deciso di postarlo poichè il nome del personaggio della mitologia greca rimanda alla mia amata città e inoltre l'ho trovato piuttosto interessante. Realizzato dall'attore Michelangelo Antonioni, "L’Avventura" racconta l'avventura di due ragazzi "in quei luoghi così pieni di fascino".
Dopo aver approfondito al meglio la città di Noto, il blog è stato incentrato su un oggetto a me caro : il tamburello siciliano. E' stato piuttosto divertente cercare in tutte le lingue la parola "Tamburello" poichè ho potuto notare la forte somiglianza con il dialetto siciliano e pensavo sinceramente che ciò non fosse possibile. Durante la scrittura di questo blog, al fine di trovare alcuni proverbi su tale oggetto, ho deciso di trascorrere un intero pomeriggio dalla mia cara nonna, la quale, tramite divertenti vicissitudini, è riuscita a soddisfare la mia richiesta. Il tamburello è un oggetto molto semplice, utilizzato non solo a scopi musicali ma anche sportivi, realizzato artigianalmente, motivo per cui, andando alla ricerca di alcuni brevetti, non ho trovato riscontri positivi ma, in compenso, è stato alquanto piacevole trovare un video nel quale veniva mostrata la sua realizzazione.
E' stata effettuata una descrizione fisica dell'oggetto ,mediante l'anatomia e la sua evoluzione nel tempo , e una descrizione "simbolica" che rappresenta prettamente il motivo per cui ho deciso di trattare questo oggetto. Di questo blog ho apprezzato diversi aspetti: quello "fantasioso" che mi ha permesso di dar vita alla mia fantasia, ipotizzando una trasformazione futura del tamburello, un museo ad esso collegato, una mappa concettuale e una nuvola dei nomi , quello cinematografico, artistico, letterario, e culinario. Tra le innumerevoli ricerche ho trovato una canzone intitolata "Pizzica Po" che è da subito entrata nel mio cuore, tanto da ascoltarla oramai quasi tutti i giorni perchè il suo tono allegro riesce a farmi sentire a casa, essendo una studentessa fuori sede. Il tamburello è presente in diversi ambiti: dai fumetti ai francobolli, dai numeri all' abecedario fino ad arrivare persino nelle nostre abitazioni.
Ho scoperto una canzone cantata dal "trio della musica folk " e, ascoltandola per la prima volta, mi sono accorta che conoscevo quei musicisti, proprio perchè uno di loro è un mio compaesano.
Mi sento, infine, di dover citare una famosa terzina del canto numero 26 dell'Inferno del Sommo Poeta Dante Alighieri, per esprimere ciò che ho imparato da questo blog:
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste per vivere come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza.
“Considerate la vostra semenza": Considerate, cioè pensate, prendete in valutazione la vostra semenza, cioè da dove venite, considerate la vostra natura, considerate il fatto che siete esseri umani, esseri intelligenti, e non bestie, non animali. Semenza viene da “seme”, da cui nascono le piante. La semenza quindi rappresenta l’origine. Ebbene, se considerate la vostra semenza, arriverete facilmente a capire, dice Dante, che non siete fatti per vivere come bruti .
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